Vino al Vino

Tra gli argomenti del sabato sera c’è stato lo scandalo del vino partito dall’articolo Benvenuti a Velenitaly | L’espresso.

Sui siti specializzati la notizia è di metà marzo, con molti post riassuntivi e riferimenti precedenti e anche al metanolo, interessati più sull’affaire Brunello (allungato con vino Pugliese o Montepulciano d’Abruzzo) che sul low-cost al muriatico.

Su tutto poi la nuova norma europea che permette di utilizzare lo zucchero per alzare il tasso alcolico di vini “scarsetti”, e le notizie riportate in maniera sediziosa (LeMonde scrive che il Brunello era allungato con uve francesi ;D )

I temi di fondo sono due: qualità e sicurezza alimentare. Siamo i paladini europei della prima, ma sembriamo gli ultimi della classe nella seconda – che viene presa come unità di misura alimentare dalle economie degli altri paesi dell’Unione.

L’età media del nostro Paese dimostra ampiamente la salubrità e la validità del nostro stile di vita, ma non basta ad esportarlo. Né a difendere le nostre produzioni da chi vorrebbe produrre tutto ovunque.

La domanda quindi: ci crediamo alla qualità (che è diversa dalla asettica sanità), o no?

April 06 2008 07:30 pm | Ambiente and Sviluppo| 1,546 views

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