Se Jobs non era un visionario…

Stimavo Jobs. Non per l’iPhone o l’iFuck. Né Per le interfacce e tutte quelle menate lì. Ma per essere stato capace di ricominciare dopo il suo defenestramento, creando la Pixar. Jobs non era un visionario, o forse si nel mondo che ci avvolge –  incapace di guardare oltre il proprio naso.

Ha prodotto cose che gli piacevano: per dirla come Eric S Raymondto scratch his own itch. Ed è stato un successo.

La (nuova) Apple è una maison dell’elettronica di consumo – della moda ha il target medio/alto – che ha iniziato a mettere servizi intorno all’hardware: chi spende 300$ per un mp3 player, spende pure 99¢ per scaricarsi una canzone. Ed ecco iTunes, il download legale, benedetto – timidamente – dalle major. E poi l’iPad, la carta elettronica, che ha dato il via all’editoria online.

Poi iPhone, iCloud & co.

Le visioni di Jobs mi sono sempre sembrate profezie auto-avveranti. La musica online è arrivata con Napster. Gli ebook esistono da anni. I palmari e tablet hanno almeno un decennio.  L’iCloud non è altro che un po’ di spazio web dove salvare la tua musica.

Eppure il mondo ha avuto bisogno di lui per scoprire tutto ciò. Il predicatore Jobs diceva: “ecco, c’è questa tecnologia Apple. Fai così e senti tutta la musica che vuoi. Fai cosà e leggi il giornale”. E mentre migliaia di persone come me pensavano “questa è roba vecchia, me la sono implementata già sul mio server linux”, milioni di persone in fila negli Apple Store erano in attesa di pigiare due bottoni e di usare quella di zio Steve.

Il mio tributo a Jobs (e ai milioni in coda) – non ho mai comprato Apple – è stato quello di sbirciare tra le novità del nuovo iPhone 4S: la nuova visione era l’assistente vocale. Ho poi scoperto che il mio telefono Android, ce l’ha già! Ho il telefono da mesi e non me ne ero accorto! Ecco, Jobs era  il banditore che dice “hey, queste cose ci sono, è il momento di usarle!”.

Jobs è stato un grande massificatore: mediatore tra la tecnologia e la gente, tra un mondo dei contenuti giurassico e quello dell’IT. Il punto d’incontro tra mondi imprenditoriali diversi e contrapposti (pensiamo ai rapporti tra Google ed editoria).

Da anni si parla di editoria online, eppure serviva lui ad accendere la miccia. Quando Steve ha detto “comprate l’iPad e leggerete il giornale” tutti i giornali si sono scapicollati per creare la loro app – confidenti che la ricetta di iTunes avrebbe funzionato anche per loro. Del resto chi spende 600$ per un tablet, vuoi che non spenda 50¢ per leggersi il giornale?

October 07 2011 | Costume e Società and Sviluppo | 3 Commenti »

Un sito per la circoscrizione

Lunedì mattina ore 9.30 ci sarà consiglio di circoscrizione. Oltre all’onnipresente “approvazione verbali” si parlerà di:

  • programmazione lavori e commissioni
  • internet point – portale latina est

Ecco un contributo sul portale Latina Est:

Un sito per la circoscrizione dev’essere innanzitutto un portale di servizi che punti a tre obiettivi

  1. Partecipazione
  2. Trasparenza
  3. Efficienza

Deve quindi “portare la circoscrizione dentro le case”, essere lo strumento di ascolto sulle scelte amministrative, che i cittadini non trovano nel sito del comune.

Nell’ottica della trasparenza il sito dovrà rendere disponibili ai cittadini

  • i verbali dei consigli e tutti i documenti che vengono affissi all’albo pretorio,
  • i contatti dei consiglieri

Ai consiglieri devono essere forniti gli strumenti necessari a svolgere la loro attività con la massima efficienza ed economicità come:

  • consultare piani particolareggiati in discussione e definitivi
  • consultare i verbali dell’attività delle commissioni
  • un indirizzo di Posta Elettronica Certificata per risparmiare sull’invio delle comunicazioni ufficiali.

Sempre in quest’ottica il portale:

  • dovrà integrarsi col sito del comune di Latina (eg. latinaest.comune.latina.it)
  • fornire un modello replicabile per tutte le altre circoscrizioni, con il conseguente risparmio di fondi comunali.

December 08 2007 | Politica | 1 Commento »