Dalla Libia a Fukushima, Sarkozy il migliore amico dell’Italia

Al presidente francese Sarkozy assegnamo  il premio “Amico dell’Italia”.

Riconosce per primo i ribelli libici senza curarsi delle conseguenze e senza confrontarsi con l’UE: il sostegno infatti è solo a parole perché di soldati e aerei francesi i ribelli non ne vedranno neanche uno.

Non è ovviamente una mossa umanitaria o ideologica. La Francia scommette sul dopo Gheddafi e lancia l’OPA sui ribelli nella speranza di scalzare la presenza italiana in Libia.

Ma i francesi sono anche preoccupati per quanto accade in Giappone: dopo il caos atomico di Fukushima nessuno vuole più comprargli le centrali di vecchia generazione (3G).

Vista però l’amicizia dimostrataci da Sarkozy, Berlusconi conferma l’acquisto delle centrali dai francesi in modo che coi nostri miliardi di euro potrà meglio finanziare la produzione di energia rinnovabile…in Francia!

March 15 2011 | Politica | Commenta per primo! »

Non ho paura di Al Qaeda

Disclaimer: non essendo un mediorientalista declino ogni responsabilità sulle opinioni espressi in questo post 😉

La crisi libica spaventa l’occidente. Per il petrolio, per i migranti e per il terrorismo.

Questo egocentrismo occidentale spesso non fa’ il nostro gioco, portando spesso gli arabi a confondere Bin Laden con Che Guevara.

E invece è proprio a loro che dovrebbe far paura il talebanesimo esportato. Perchè deposto un rais che bombarda il suo popolo, se ne troverebbero un altro fatto di teo-burocrati del terrore che come in Iran uccidono silenziosamente persone e spiriti.

Se ci fossimo interessati di rendere sostenibile l’economia libica, che tutto il popolo beneficiasse dei proventi del petrolio – ovviamente nei limiti del possibile – ci troveremmo decisamente meglio.

A volte dovremmo preoccuparci un po’ meno di noi e un po’ più degli altri: chissà se i primi beneficiari non saremmo proprio noi stessi.

February 24 2011 | Politica | Commenta per primo! »

Mediterraneo in fiamme – II

Dopo la Tunisia e l’Egitto, la Libia. Mentre tra poco il paese (me compreso) discuterà sul vincitore di Sanremo (e l’esclusione di Nathalie e La Crus dal terzetto finale) il NordAfrica continua a bruciare.

Sembra finita l’epoca dei rais, anche se sulla Libia sono molto scettico.

In tutto questo, sempre più drammatico è il silenzio italiano verso quello che accade. Anzi no: c’è ansia e paura…di una nuova ondata di immigrati.

February 20 2011 | Politica | 1 Commento »