CISL e UIL in Cina

Dopo l’accordo su Pomigliano d’Arco, CISL e UIL vanno in Cina per studiare nuovi modelli contrattuali…

June 15 2010 07:18 pm | Lavoro| 1,158 views

2 Responses to “CISL e UIL in Cina”

  1. francesco g on 16 Jun 2010 at 11:48 am #

    ma pure epifani tra le righe ha detto che a pomigliano ci sono cose che non vanno come tassi di assenteismo, permessi e scioperi.
    Ichino ha detto che l’accordo non viola le norme contrattuali e costituzionali e sinceramente non credo che sia il tempo per fare gli schizzinosi: i turni di cui tanto si parla male sono di 6 giorni di lavoro + 2 di riposo + 4 giorni + 3 di riposo.
    Le ore di straordinario obbligatorio sono minimo 40 per contratto e verrebbero portate a circa 100 (mi pare di capire), e comunque sarebbero ore retribuite come da contratto.
    sara anche dura ma se si vuole competere con la polonia c’è poco da fare.

  2. Roberto Polli on 16 Jun 2010 at 5:51 pm #

    A Pomigliano ci sono cose che non vanno. E’ compito dell’azienda e dei sindacati risolvere.

    Il problema quindi non sono le ore di straordinario – la CGIL ha proposto un piano alternativo che permette di coprire più turni – ma la perdita di alcuni diritti:

    * riduzione del diritto di sciopero
    * vincoli sul diritto di malattia

    Alle solite, in Italia si preferisce sparare nel mucchio anzichè punire i colpevoli: mentre gli industriali si sfregano le mani.

    E’ la stessa logica che fa’ competere gli stati con:
    * basso costo del lavoro
    * basse tasse sui capitali

    E’ la globalizzazione al ribasso dove i padroni spostano i soldi dove gli pare, e gli operai italiani si scannano con quelli polacchi.

    Applicando questa logica alle aziende si dovrebbe far questo:
    * calcolare statisticamente il gettito evaso
    * recuperarlo alzando progressivamente le aliquote più alte

    Vediamo che direbbero Marchionne e la Marcegaglia.

    Ma se la logica della competizione si applica solo alle classi lavoratrici non ci sto, finanche rispettando chi è d’accordo: ma almeno non mi dica che è giusto.

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