Perché è sbagliato l’aumento dell’IVA

Come previsto, il PDL – incapace di tirare fuori una manovra efficiace – aumenterà l’IVA.

L’Iva. L’aumento dell’aliquota al 21% colpirà giocattoli, televisori, auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, caffè, vino e cioccolato con molte voci che riguardano la spesa per la casa. (da Repubblica.it)

E’ un errore, perché:

  1. colpisce tutti i cittadini, anche i più poveri;
  2. non tocca i grandi patrimoni, né gli speculatori;
  3. fa’ aumentare i prezzi e l’inflazione;
  4. è un’imposta che molti evadono.

Ecco un esempio di quello che accadrà:

  • Oggi il taglio dal parrucchiere costa 10€
  • Il parruchiere adatta il costo all’aumento dell’IVA, arrotondando all’euro superiore – quindi 11€
  • A questo punto – se il parrucchiere non fa’ la ricevuta – si intasca anche l’euro di aumento!

Ovviamente lo stesso meccanismo di aumento colpirà chi lavora onestamente. Chi non aumenta i prezzi infatti si accollerà l’aumento dell’IVA: questo aumenterà l’evasione? Penso di si.

Tutto questo per non colpire  i patrimoni oltre il milione di euro, ed i redditi sopra i 100k€

September 07 2011 10:12 am | Politica| 1,114 views

One Response to “Perché è sbagliato l’aumento dell’IVA”

  1. M.M. on 10 Sep 2011 at 3:16 pm #

    Più precisamente colpisce in maniera diseguale e regressiva i cittadini: cioè peserà di più per chi ha meno reddito.
    Ma il vero problema è che un aumento del genere viene fatto esclusivamente per questioni di cassa (riduzione del deficit). Se il gettito in questione fosse stato indirizzato a ridurre le prime aliquote IRPEF e/o volto a creare un sussidio universale di disoccupazione, magari con l’ausilio di una tassa patrimoniale (in Italia il 10% più ricco ha oltre il il 40% di TUTTA la ricchezza del Paese!), forse sarebbe stato più accettabile.
    Ma questo è un altro fisco, un altro welfare, …un altro Paese.

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